martedì 30 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
Tevere in piena
Molti detriti portati dalla piena sono andati a scontrarsi con i barconi ancorati lungo le sponde del Tevere.
...poi sganciatisi dagli ormeggi andandosi a incastrare sotto le arcate di alcuni ponti.
...anche a Ponte Sant'Angelo.
Un altro barcone schiantato sul ponte.
Centinaia di persone che vivono vicino al fiume sono state costrette a evacuare la zona, secondo quanto riferito da Agostino Miozzo, capo della Protezione civile che monitora il livello del fiume. Molti invece sono accorsi sul lungotevere per vedere di persona lo svolgersi degli eventi.
Di fatto a Roma questo è l'inverno più freddo degli ultimi dieci anni.
sabato 29 novembre 2008
Nati Digitali
sabato 22 novembre 2008
Addio a Sandro Curzi
Ecco gli articoli:
sabato 15 novembre 2008
Obama & Queen Elizabeth II
venerdì 14 novembre 2008
www.Obama.blogspot.com
- Obama è il primo presidente di colore (Federica G.) della storia degli Stati Uniti d'America.
- La costruzione della sua candidatura nasce dal basso (Fabiola) come esempio di democrazia e cambiamento (Arianna), infatti il cambio di rotta (Maria Laura B.) ha avuto una parte fondamentale nella costruzione della comunicazione, ed è per questo che ha vinto l'idea che si potesse realizzare il cambiamento (Maria Laura P.).
- Si è imposto alle primarie (Emmanuele) grazie al web (Federica G.) (web protagonista) (Martina), come dimostrano i dati pubblicati da Nielsen//NetRatings, sbaragliando la concorrenza di Hillary Clinton e John Edwards, ma anche al contributo dei giovani (Alessandra), che lo hanno sentito come uno di loro (Matteo), come dimostrano una ricerca condotta sull'utilizzo del web in base alle fasce di età (Federica M.).
- La vincente politica 2.0 (Emmanuele) di Obama è frutto almeno in parte del sapiente uso che ha saputo fare dei nuovi media, mutando il rapporto tra pubblico e informazione, e superando la TV come ruolo leader (Silvia), come dimostra il suo video spot-documentario, ma anche i quotidiani (Federica M.).
- Obama come prodotto del mercato web (Sonia), definito Presidende.com (Erika) grazie al massiccio e sistematico uso dei social network, quali facebook (Angela), myspace (Federica M.), youtube, linked (Caterina), iTunes, Twitter (Federica M.), Flickr (Federica M.), ma anche degli sponsor nei videogiochi (Emmanuele), della posta elettronica (Emmanuele) e di contenuti speciali dell'iPhone (Angela).
- Cercare il nome di Barack Obama su Google (Federica M.) vuol dire trovare informazioni nelle 95.300.000 pagine, su google video cliccare 148.000 link e su YouTube vedere 430.000 filmati, con l'utilizzo del web ha anche raccolto i fondi (Erika) per la sua campagna elettorale.
sabato 8 novembre 2008
Politica 2.0: il successo di Obama anche col supporto del web
sabato 1 novembre 2008
sabato 25 ottobre 2008
Il futuro non è più quello di una volta...
Piergiorgio Odifreddi pensa che gli occidentali siano attratti dalle nuove tecnologie: "Ce le immaginiamo sempre più mischiate con il fisico umano. Anche i film ci mostrano un mondo di intelligenze artificiali e realtà virtuali. Ed è un poco un'illusione. In realtà, secondo me gli occidentali non si aspettano più nulla: ricevono passivamente quel che offre loro la pubblicità e basta. La malattia del nostro mondo è proprio questa". Così c'è necessità di una rivoluzione individualista, in cui conti il cittadino e non più la famiglia. Tanto per essere concreti? Che il governo investa in scuola e università. Certi domani, non si smette mai di desiderarli.
domenica 19 ottobre 2008
sabato 18 ottobre 2008
Al(l')italia(na)...
lunedì 13 ottobre 2008
Saremo tutti Facebook addicted?!
Sì, Facebook è tutto questo, mette in contatto persone che abitano anche da una parte all’altra del mondo, dà la possibilità a chiunque di dare una sbirciatina – anche se non si è del tutto convinti – e per di più l’iscrizione è gratuita. A dire il vero anch’io sono stato tirato dentro così... per l’insistenza di un’amica, ma poi mi ha preso la mano. Si entra nel vortice delle conoscenze e delle innumerevoli applicazioni e, da un momento all’altro non si ha scampo. Ci sono tante possibilità di produrre dati. Post, messaggi di stato, poke. A volte questi sono messaggi criptici che solo alcuni possono decifrare, altre solo rumore. Altre volte sono pensieri più profondi e più personali, che aprono delle finestre su personalità e realtà che non sospettavo. Scopro che colleghi e amici che vedo tutti i giorni hanno una vita privata ingarbugliata e relazioni complicate. Mi immergo in un rumore di fondo che mi fa pensare a quanto poco ci conosciamo e a quanto, in fondo, a tanta gente va di raccontare i propri stati d’animo, come si sente. E capita di imparare a conoscere una persona più sulla rete di quanto non accada nella vita quotidiana. Curiosamente, quando ho lasciato un paio di post che potevano essere interpretati come segnale di un problema, ho ricevuto mail, sms e telefonate di amici e semi-sconosciuti che si domandavano se potevano fare qualcosa per me. La chiave del fenomeno è certamente l’amicizia ma questo social network ha comunque un risvolto psicologico. Soddisfa forse un bisogno di rapporti umani che sono sempre più complessi nella vita reale? Il grande successo sta tutto nei numeri,